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Sono cartoline se l’artista ama esprimersi in quella dimensione

e possono essere francobolli d’artista, libri d’artista,

copy-art, fotografie se l’artista/mailartista è solito operare

in quel determinato contesto.

Nel network circolano moltissimi progetti relativi agli ARTISTAMPS

e agli ART-BOOKS, veri gioielli di concettualità, linguaggio e fantasia.

Inoltre, non sempre gli artisti aderiscono al progetto con

una interpretazione a tema, spesso inviano un’opera relativa

alla loro personale ricerca, coscienti però di far parte di

questo abbraccio universale. Ed anche questo rientra nello

spirito della Mail Art.

Quindi due semplici parole: MAIL = POSTA, ART = ARTE.

Non solo cartoline, ma arte che viaggia per posta, per raggiungerci,

per stabilire contatti, per comunicare pensieri,

programmi, progetti presenti e futuri, per condividere, per

provocare, per denunciare, per “giocare” all’insegna della

creatività e della poesia. Tutto questo e ancora di più.

Naturalmente i mailartisti, utilizzando il mezzo postale, si

cimentano in qualsiasi disciplina dell’arte contemporanea

e la Mail Art si alimenta di una vitalità artistica continua

che la rende sensibile contenitore di idee originali e innovative.

 

 

 

È un network che, pur superando il trittico “galleria-critico-mercante”, quindi volutamente al di fuori dei canali ufficiali, ha fortemente interessato e interessa oggi ancora di più Istituzioni, Comuni, Università e Musei che si stanno attivamente interessando al suo fenomeno, sia dal lato socio-politico che da quello storico, in previsione di poterla ufficializzare. Mail Art è arte comunicata, Mail Art è arte donata, perché le opere restano a chi ha organizzato l’evento. Per fare MailArt la generosità è d’obbligo. Ogni piccola opera è grande per l’anima che contiene e viene lasciata ad altri con sentita partecipazione e fraternità. Questi altri conservano le opere con attenzione e considerazione, nascono così numerosi archivi privati colmi diinteressanti opere/idee e di energia creativa, con funzioni di raccolta, studio, analisi, ma anche come punto di ridiffusione del fenomeno con mostre, pubblicazioni, invio didocumenti, spazi alternativi ecc. Anche nella personale opera di ogni artista, la Mail Art dona sempre qualcosa, riempiendo quei “vuoti” a cui lo stesso sovente può andare incontro. È un contenitore di sentimenti e creatività che dona continuamente all’artista stimoli, idee, emozioni, sorprese, interrogativi ….

 

Anna Boschi

 

(tratto dal catalogo di LIBRIAMO2012).

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